Da “Grease” a “Scooby-doo”, come Laura Carusino Vignera vive i musical?

Grease, Joseph, Jesus Christ Superstar e Scooby doo live on stage… l’entusiasmo è sempre lo stesso, la passione più forte. Ho avuto la fortuna di cominciare con uno spettacolo formidabile. “Grease è Grease” –così dico sempre a chi mi chiede come è stato fare Grease. Ne ho fatto parte per 4 stagioni e dalla prima all’ultima replica mi sono divertita tantissimo. Poi c’è stato Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in technicolor. Si tratta di un musical poco conosciuto in Italia ma che in Inghilterra è considerato un classico di A.L. Webber . E’ stata una bellissima esperienza. Anche e soprattutto per il bel clima che si respirava all’interno della compagnia, cosa molto importante per chi fa questo mestiere. Ma  Jesus Christ Superstar è stata emozione pura sia per l’allestimento particolare di Fabrizio Angelini che per le musiche rock che per la storia …. E poi è arrivato Scooby Doo live on stage che per la prima volta a teatro mi ha dato la possibilità di affrontare il palcoscenico da protagonista …ed è tutta un’altra cosa. Per questo mi ha dato tanta sicurezza e realizzazione. Non è un vero e proprio musical ma un family show. Se dovessi definirlo con una parola direi magico e il perché lo si poteva intuire dagli occhi dei bambini che vivevano con noi la storia del loro beniamino ogni sera. Il musical in Italia è ancora lontano dall’america o dall’Inghilterra e questo perché la nostra cultura non è la loro… perché in Italia si è sviluppata la commedia musicale. Ne ho fatto una tesi con cui mi sono laureata al Dams. Ma le cose stanno cambiando e si sta sviluppando un genere tutto nostro. Sono sempre di più i tentativi di fare spettacoli originali come Pinocchio o il più recente Romeo e Giulietta…
In questo momento l’Italia è più propensa a spettacoli giovani, freschi come High School Musical, Peter Pan, Winx Power Show, Scooby Doo…. E ben vengano questi spettacoli!!!!

Com’è stata l’esperienza in “Centovetrine”, e qual è il personaggio che ama di più?

Oltre al musical mi capita di lavorare in tv. Fiction, spot, telepromozioni... Ho partecipato due volte a Centovetrine con due piccoli ruoli diversi. Se devo essere sincera non seguo la soap e non ne conosco i personaggi se non quelli con cui ho lavorato. E’ stata una bella esperienza ma sicuramente la si vive con un’emozione diversa dal teatro. Il pubblico in sala è tutta un’altra storia e registrare tante scene in set diversi in un giorno con tanti autori e registi lascia poco entusiasmo “sulla pelle” a fine riprese.

Dalle promozioni televisive alla musica. Ha in progetto un album musicale?

No, ma mi piacerebbe molto… Ho lavorato come corista per diversi progetti. Mio fratello è il cantante de I Cosi, band emergente prodotta Warner. Sarei onorata di collaborare con loro… lo so, sono di parte, ma ascoltare per credere…sono eccezionali.
Lavoro da due anni come conduttrice di telepromozioni per Mediaset. Mi diverte molto ed è una scuola anche quella. Ti fa prendere confidenza con la telecamera, ti tiene in allenamento la memoria e poi lavoro da tanto più o meno con le stessa persone e mi sono affezionata molto a loro.

Cosa conta per Lei di più nella vita; ha dei sogni nel cassetto?

Oggi ti dico che per me ciò che conta di più nella vita è la sincerità, domani ti potrei dire la spontaneità e dopodomani… chissà. Sogni nel cassetto…si, in effetti vorrei fare la speaker radiofonica come facevo prima di iniziare a lavorare a teatro… E’ il mio sogno: condurre un contenitore musicale su un’emittente radiofonica…sto cercando di realizzarlo da qualche mese…incrociamo le dita!

Premio speciale per aver interpretato un personaggio di un cartone animato: come è stata dare “carne ed anima” ad un cartoon ?

Come ho detto prima riguardo a Scooby Doo è stato magico. Adoro i cartoni animati e il mondo dei bambini…anzi delle bambine!!! E’ una cosa straordinaria e non semplice diventare un personaggio dei cartoons. Abbiamo lavorato sulle caratteristiche dei personaggi che il più delle volte non hanno più di quattro definizioni… Sono senza sfumature…Loro si che sono sinceri e spontanei. Sempre coerenti con sé stessi. E poi Dafne era uno dei miei personaggi preferiti come il colore dei suoi vestiti: il viola, nonostante si dica che non sia il massimo indossarlo a teatro.

Mattia Lattanzi