Dopo la scomparsa di Tata Giacobetti e Felice Chiusano la storica coppia, anche nella vita, del Quartetto Cetra, Virgilio Savona e la sempre affascinante Lucioa Mannucci, continuano la loro attività artistica recuperando negli ultimi anni, nonostante l’età, molto materiale inedito tra il Quartetto Cetra ed esperienze da solisti.
Lo racconta lo stesso Savona: “Ho cominciato a scrivere al di fuori dal Quartetto Cetra alla fine degli anni 60, quando ho cominciato a mettere in musica poeti latini e i testi di Michele Straniero. Nel frattempo mia moglie Lucia interpretava filastrocche e canzoni per bambini che avevo musicato su testi di Gianni Rodari. Sempre di Rodari erano anche i testi di un opera per ragazzi di Luciano Berio che è andata in scena a La Pergola di Firenze nel 1983 nell’ambito del 49° Maggio Musicale Fiorentino. Dopo che Tata e Felice ci hanno lasciati avevo recuperato materiale del quartetto Cetra raccolti successivamente in tre cd editi da Selezione che riprendevano i primi anni del gruppo con e senza Lucia. Nel 2004 il club Tenco di Sanremo decise di dedicare la rassegna in mio onore e cosi usci un disco di mie canzoni cantate da Avion Travelm Samuele Bersani, Caparezza e molti altri. Infine, con la collaborazione di mio figlio Carlo, nel 2006 è uscito un altro cd “Cose delicate. Ora con quest’ultimo disco, “Capricci”, io e mia moglie vogliamo rendere omaggio a Cesare Mannucci e ad altri autori. Con Lucia abbiamo voluto registrarli tre anni fa in casa nostra, utilizzando un semplice registratore a quattro piste, a volte in presa diretta, con pianoforte e voce insieme, senza l’ausilio di un mixer. Solo che quando abbiamo registrato i brani poi li ho messi nel cassetto, ritenendo che non era ancora il momento giusto per un tributo a Cesare, che oltre ad essere il fratello di Lucia, scrittore e giornalista, era una persona alla quale ero molto legato per la sua intelligenza e i suoi studi”.
La decisione di stampare il disco la rivela Lucia: “E’ tutto dovuto all’entusiasmo di Tony Verona, di Ala Bianca e dei componenti del Club Tenco, che, nonostante le mie titubanze, sono stati subito entusiasti dopo l’ascolto delle registrazioni. Casa nostra è piena di materiale, sicuramente qualche altra sorpresa spunterà fuori”.
E tutti noi non aspettiamo altro.
Mattia Lattanzi
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