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LE INTERVISTE

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Valerio Di Rocco

Realizzata

da

Franco Mariani

Valerio Di Rocco, un ruolo da protagonista, il cattivo, in "Romeo e Giulietta" di Cocciante. Come sei arrivato a questo traguardo?

Non so neanche come è successa questa magia, perché questo ruolo mi ha portato tanta fortuna. A primo acchito, legendo il copione, non avrei mai pensato di poter scaturire questa attenzione. È una parte dell mia espressività che coltivavo magari da piccolo e che non è mai venuta fuori. Devo sicuramente ringraziare Daniela Schiamone, l’aiuto regia e la regia in generale. Con lei ho fatto proprio un lavoro sul personaggio e ci ho creduto fondamentalmente. Ho creduto alle sue parole.

Colpisce, soprattutto nel video della scena dell'affronto, il tuo sguardo, l'espressione del tuo viso, del tuo corpo, qual'è stato il lavoro per arrivare a questo risultato?

È un vero spasso quel personaggio, ho avuto una fortuna incredibile. Finite le riprese video, il regista, che è il regista dei video musicali della Pausini, mi ha detto: “Tu ragazzo hai la stoffa per questo genere di cose. Devi andare avanti. Hai proprio un effetto pazzesco sulla telecamera”. Ti giuro è la cosa più sorprendente che mi sia stata detta. In realtà voglio fare il cantante, però una cosa detta così ti fa anche capire che alle volte bisogna analizzare anche cosa si riesce a fare con il proprio talento. Non bisogna proprio ostinarsi.... devi vedere cosa tu puoi dare alla gente.

L'ultima volta che sei venuto a Firenze con "Footloose" mi avevi parlato del progetto di un tuo cd; a che punto siamo?

Sto lavorando con una produzione di Genova. Siamo stati anche in Russia. L’idea è quella di rivisitare alcuni classici della musica italiana, dei grandi autori, da Bindi a Martino attraverso Gino Paoli. Essere oculati nella scelta e rivisitarli con una grande orchestra. Appena finirò la tournèè di Romeo e Giuletta mi dedicherò a questo lavoro.

Spesso c'è, da parte dei registi e delle varie produzioni, un pregiudizio verso chi ha frequentato la scuola di "Amici" di Maria De Filippi. Vero?

Io non avevo paura ero terrorizzato, per l’atteggiamento che ho visto spesso. Anzi approfitto di questa tua domanda, visto che verrà pubblicata su internet e quindi sarà accessibile a tantissime persone, per sottolineare che fu un esperienza bruttissima il provino di “Rent” e lo dico senza problemi. In quell’occasione ho avvertito immediatamente il discorso che venendo io dala trasmissione “Amici” non avevo nessuna chance, ed è stata un esperienza bruttissima. È stato il primo episodio. Proprio per partito preso non ti prendiamo, era il motivo, nonostante avessi preso l’applauso degli assistenti alla regia e delle persone che erano fuori ad aspettare il proprio turno. Quando invece ho fatto il provino per Cocciante non se ne è mai parlato e non si è mai avvertita questa cosa. Era al di sopra di ogni pregiudizio. Un giorno lui è stato provocato dai giornalisti del fatto della nostra provenienza della scuola di Amici…e lui ha risposto che a gli non interessava, che quella era un esperienza, tante è vero che una volta mi ha guardato e mi sono anche commosso perché il suo sguardo mi diceva: "questo ragazzo ha lottato e si è preso quel ruolo vuol dire che se lo merita". Io avevo il terrore di vivere un esperienza anche con i ragazzi del cast discriminatoria, invece sono stato subito conquistato da tutti.

Con chi sei in camera durante la tourneé?

Io sono in camera con Francesco. C’è molta confidenza, mi diverto con lui. Spesso nonostante la stanchezza alla fine dello spettacolo stiamo fino a tarda notte a cantare e a ridere.

Mentre venivo qui al Palamandela Forum per intervistarti pensavo: certo Valerio ha fatto un bel salto di qualità, dal bamboccione di "Footloose" allo stratega di "Romeo e Giulietta". Condividi?

Condivido pienamente la tua magnifica osservazione. Non lo so come è stato possibile. Tu me lo dici come analisi da giornalista però me lo dicono anche le persone. Questo mi fa piacere. Non lo so. Nel senso che bisogna crescere e maturare, facevo “Footloose” e pensavo che potevo fare solo questo, anche perché lo abbinavo alla mia fisionomia, invece poi è arrivato questo ruolo. Come mi dice Fioretta Mari: “Valerio fai sempre quello che ti ho insegnato, fai sempre il grande attore.Sei grande attore nella vita, sei grande attore sul palco. Devi essere sempre grande attore…".

Franco Mariani

                                         
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