Laura Efrikian per il grande pubblico è quel volto acqua e sapone che ha interpretato tanti film musicali negli anni 60. Come si vive la propria notorietà venendo ricordata per quei film criticati dagli addetti ai lavori ma amati dal pubblico ?
La mia popolarità nei “musicarelli”era mescolata alla grande notorietà degli sceneggiati tv (La cittadella, David Copperfield): si diceva che ero brava e che avevo il viso da “fidanzata d’Italia”. Sono di buon appetito, ho vissuto tutto bene e con gioia considerando anche che ho incontrato il grande amore della mia vita.
Proprio perché film musicali, lei ha lavorato con i più grandi cantanti dell’epoca, cosa può dirci di quegli artisti ?
Di Bobby Solo, Moranti, Caselli e Pavone (con i quali ho lavorato) non posso dire che bene umanamente. Come attori, a parte Rita, erano un po’…così!
Suo figlio ha poi deciso, oltre ad intraprendere la carriera musicale, di dedicarsi alla recitazione. Come ha appreso tale notizia e che consigli gli ha dato ?
Mio figlio Marco dall’età di 5 anni ha cominciato a suonare il violino e via via un po’ tutti gli strumenti. Figlio e nipote d’arte, che poteva fare? È un talento musicale naturale e non solo; in tutto quello che ha fatto, ha dato il meglio. Sono felice per lui, e orgogliosa.
Lei è stata una delle principali protagoniste dei migliori sceneggiati Rai degli anni 60 e 70; una produzione che la Rai ha piano piano abbandonato. Avrebbe dei suggerimenti da dare ai dirigenti Rai per fare ritornare questo genere che sicuramente piacerebbe al pubblico ?
Vedo che di fiction se ne fanno molte. Trovo che la diversità, è questo il consiglio che darei, sia nella scelta dei soggetti. Ispirarsi ai grandi romanzi fa anche nascere l'interesse per la lettura. E oggi più che mai se ne sente la mancanza.
Progetti futuri ?
Io sono e rimango un’attrice. Non ho progetti ma se avrò buone proposte perché non lavorare ancora? Va tenuto conto però che io ho già quattro nipoti maschi e uno in arrivo che, speriamo che sia femmina!. Non mi mancherà il lavoro di certo!