Come è stato il suo rapporto con suo fratello, il noto commediografo e regista teatrale Pietro Garinei?
Difficile, non per questioni affettive. Mi manca molto, e non solo a me. È stato difficile per questioni caratteriali. Lui era molto rigido nella scelta dei personaggi e non guardava mai la “parentela”. Bisognava guadagnarsi la parte.
Perché è importante ricordare la famosa “ditta” Garinei e Giovannini”?
Garinei e Giovannini sono, insieme a Pirandello, Edoardo De Filippo e Dario Fo, gli autori teatrali più rappresentati del mondo.
Secondo lei c’è oggi un’altra “ditta” nel mondo dello spettacolo italiano?
Forse la compagnia dell’Arancia, ma nel musical, e non nella commedia musicale italiana. Speriamo presto ce ne siano altre.
Mattia Lattanzi
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