Lei oggi è uno dei volti più noti in tv dellAeronautica Militare Italiana; la sua umanità, il suo modo di porsi, e anche il suo aspetto fisico, lhanno fatta diventare lamico della porta accanto. Come vive questa sua notorietà ?
Certamente con soddisfazione, anche se non dimentico mai che la partecipazione mia e dei miei numerosi colleghi alle rubriche televisive è istituzionale, e molta parte del consenso viene dalla capacità della Forza Armata di essere compenetrata nella nostra società. E' molto più un successo di gruppo che personale. Devo ammettere tuttavia, che negli ultimi anni ho dovuto rivedere il mio modo di pormi nei confronti del prossimo. In linea di massima avrei un carattere abbastanza brusco, ma ho imparato ad accogliere favorevolmente gli aspetti positivi direttamente derivanti dall'esposizione personale.
E sua moglie e le sue figlie cosa ne pensano ?
Ho la fortuna di aver sposato una donna fantastica che non subisce il fascino della televisione e tantomeno quello della divisa. Per lei svolgo un'attività assolutamente normale e, dato che in effetti è così, il mio lavoro non è mai stato un problema, se non per quel che riguarda la densità degli impegni, ma questo vale per tutti ovviamente. Quanto alle bambine, non mi sembra proprio che percepiscano il mio lavoro come particolare. Meglio così.
Come sono cambiate le previsioni del tempo in tv dagli anni 60 ad oggi ?
Moltissimo direi. Innanzi tutto è cresciuta enormemente l'offerta che ora è certamente più diversificata. E' migliorata moltissimo l'attendibilità e pian piano sta venendo fuori anche un'informazione più mirata, di maggiore dettaglio e fruibilità. Credo che sia questa la direzione nella quale si dovrebbe cercare di crescere. Ormai le previsioni di tipo generalista sono reperibili ovunque, mancano prodotti più concreti, che però non tutti sono in grado di offrire. In questo il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica può essere all'avanguardia per le risorse che impiega e per la professionalità espressa dagli oltre mille tra uomini e donne che vi sono impiegati.
Sogni nel cassetto?
Nessuno in particolare, ho la famiglia che volevo, lavoro nel settore di cui sono appassionato da sempre. Non potrei desiderare di più.
Mattia Lattanzi
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