Abbiamo incontrato l’unica professoressa toscana della scuola, l’insegnante di dizione Fioretta Mari. Il caso vuole che l’incontriamo mentre sta parlando al telefono con un ragazzo di nome Marco. Segno del destino?. Fioretta Mari è nella scuola fin dalla prima edizione, parla ben cinque dialetti, e ama definirsi una “sicula toscana”.

Quando l’ho rincontrata, dopo molti mesi, proprio negli studi di Cinecittà, ad “Amici”, gli ho regalato una spilla da giacca raffigurante il giglio rosso di Firenze, che da allora indossa spessissimo, anche quando Marco è andato in sfida due giovedì fa.

Nell’intervista in esclusiva rilasciataci da Massimo Righini, l’unico autore fiorentino del programma, Righini, definì la simpatica professoressa come “un personaggio abbastanza particolare: che ogni volta ci "svolta" il pomeriggio”.

L’arma segreta degli autori che cosi, grazie alle sue doti, riescono a far fare qualunque cosa ai ragazzi.

Signora Mari, recentemente ha dovuto, in diretta, attaccata da un esponente del pubblico, difendere l’orgoglio di essere fiorentini. Se lo sarebbe mai aspettato?

Francamente No. Io difendo la fiorentinità, perché i grandi attori, senza fare nomi, molti grandi attori, difendono questa loro fiorentinità. E’ come se fosse un vezzo. Come se far sentire che hai ancora degli “odori”toscani possa essere un prestigio. E’ chiaro che non deve essere smarcato, perché altrimenti devi fare i “caratteri”, come nei film di Pieraccioni, oppure fare i “tipi” come Panariello.

Da quanto manca dalla sua Firenze ?

Io non manco mai da Firenze. Vengo continuamente perché ho molti amici a Firenze. I miei parenti sono un po’ sparsi tra Firenze e Viareggio. Firenze è nel mio cuore, sempre. Quando posso vado a respirare l’aria di Firenze a Palazzo Pitti e in Boboli, dove sono cresciuta.

Come è arrivata nella scuola di “Amici” ?

Mi ha cercato Maria De Filippi sapendo che io insegnavo, perché insegno da tanti anni. La mia mamma era una grande insegnante di dizione, proprio a Firenze. Mio padre invece era un grande uomo di cultura. Maria non voleva la solita insegnante noiosa di dizione, ma qualcosa che avesse a che fare con la gioia di apprendere. La dizione è una materia molto dura, difficile, e molte volte noiosa. Credo, modestamente, di aver inventato questa maniera di insegnare. La cosa mi fa piacere perché, da quando c’è questa trasmissione, da quattro anni, sono fiorite in Italia le scuole di dizione e di recitazione.

Infatti una cosa che mi ha colpito molto e che i giovani d’oggi, che sono una grande fetta del pubblico di “Amici”, a volte si riprendono tra di loro quando qualcuno pronuncia in modo errato una parola.

Questa è la mia grande soddisfazione. La mia grande vittoria. La mia vittoria, perché da anni e anni mi batto, e i politici sono duri, e non ci sentono, affinché si insegni dizione nelle scuole assieme all’italiano. E’ proprio di questi giorni la notizia che l’Italiano viene tolto, come lingua ufficiale, dai grandi incontri internazionali. Dobbiamo riuscire a mettere la dizione come materia obbligatoria.

Sa che gli autori hanno una grande considerazione di lei, e che in pratica è la loro “arma segreta” per riuscire a spronare i ragazzi?

No. Ma io la ringrazio molto per quanto oggi mi comunica, perché mi da una gioia enorme. Vuol dire che la mia presenza nella vita è valida, serve a qualcosa. Non sono un peso per la società.

Com’è il rapporto con gli altri professori?

Bellissimo. Molto bello, molto cordiale. E’ veramente stupendo.

Chi è per lei Maria De Filippi ?

Lei è la numero uno, in assoluto, in Italia. Io sono pazza, sono entusiasta di lei. Rimango sempre a bocca aperta davanti a questo talento vero. E tenga presente che io sono sempre abbastanza cattiva nei giudizi. E’ molto brava anche Simona Ventura, ma Maria è la number one.

Qual è la sua giornata tipo nella scuola ?

Mi alzo alle 7 del mattino, perché ho quaranta chilometri da fare ogni mattina prima di arrivare in studio, abitando fuori Roma. Quando arrivo, mi organizzo: indosso una tuta se ho da fare una lezione un po’ stressante, altrimenti un pantalone e giacca. Poi, con i ragazzi, prima facciamo un ripasso generale delle varie regole, e poi la lezione vera e propria, spesso sotto forma di conversazione.

E’ soddisfatta dei ragazzi della classe di quest’anno ?

Sono abbastanza contenta dei miei ragazzi. Se pensa che la dizione viene studiata ogni giorno, per sei ore, per tre anni, e che i miei ragazzi qui, nella scuola di “Amici”, ne fanno solo dieci minuti, un quarto d’ora, o trenta minuti, perché sono talmente presi dal canto, dal ballo, dalla recitazione. Fanno miracoli. Ci sono ragazzi, senza fare nomi, che studiando sono riusciti a parlare bene.

Cosa c’è prossimamente nel suo futuro ?

Il mio futuro è abbastanza complicato. Sto girando contemporaneamente tre film. Non so come faccio. Un giorno là, un giorno qua. Uno di questi è su Pasolini, ma adesso siamo rimasti bloccati dalla neve di questi giorni. Poi ho molti stage da fare. Sarò anche la presidente di giuria a Milano in un concorso sul cinema. Forse ritornerò anche a fare la presidente, dopo due anni consecutivi, della giuria di Miss Italia.

E “Amici” 2005 ?

Dovrebbe esserci. Ho, però, avuto una grande, grande, proposta teatrale. L’anno scorso dissi di no a una cosa molto bella, perché non me la sentivo di lasciare Maria, a cui sono molto legata. Quest’anno però….vediamo. Questa proposta è molto, molto, molto allettante. La gente mi rivuole a teatro. L’ultima mia apparizione in teatro è stata cinque anni e mezzo fa, al teatro Sistina di Roma con Nino Manfredi. Vorrei riprendere cosi come ho lasciato. Certo Nino non c’è più, ma….Però non lo so cosa farò. Spero di poter conciliare il teatro con questa trasmissione, a cui sono molto legata.

Franco Mariani

                                      
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