Gianluca Merolli, dopo aver frequentato la scuola televisiva di Maria De Filippi, con la quale si fa conoscere al grande pubblico, partecipa poi al musical "Footlooise", fino ad arrivare ad essere protagonista in "Hair" prodotto da Elisa. Una carriera in crescita?
In effetti sono molto contento del mio percorso e spero di essere solo agli inizi…
Il canto è la sua passione. I dischi di Mina caratterizzano la sua formazione: incomincia a cantare all'età di 10 anni, nel 1996 l'Accademia di San Remo, nel 2002 poi il debutto nel mondo del musical. Una passione che nasce e si sviluppa come?
Ero un bambino e già mi esibivo per gli amici dei miei genitori. Ho sempre pensato che la musica sarebbe stata il mio futuro.
E oggi Gianluca Merolli chi è, e cosa ha ancora nel cassetto da tirare fuori?
A Dicembre debutterò come protagonista nel musical "We will rock you", con le musiche dei Queen.
Secondo il nostro Direttore Artistico c'è però un Gianluca Merolli che, per il suo carattere molto riservato, schivo, si "scontra" con quello che poi in realtà è lo star sistem del mondo dello spettacolo e questo lo penalizza professionalmente, non facendo emergere appieno tutte le sue doti professionali. Questo secondo lei è vero ?
Credo che questo possa riferirsi alla mia partecipazione ad "Amici" che, in quanto talent show, richiedeva di mettersi in gioco anche a livello personale. A dire il vero nel mondo del lavoro non mi è mai successo di trovarmi in difficoltà per la mia riservatezza e comunque non credo che questa possa penalizzare una carriera. O almeno non dovrebbe.
Con chi vorrebbe lavorare nei prossimi anni?
Per ora i Queen sono un grande traguardo, sono un loro affezionato da tanti anni, conoscerli ed essere scelto da loro alle audizioni è stato straordinario, e ancor di più l’idea di poter lavorare con loro.
Professionalmente come si vede tra 10 anni?
In realtà io sono un cantautore, ho in serbo un mio progetto discografico e spero che tra dieci anni si sarà concretizzato… Il musical mi piace ma cantare le mie canzoni è quanto di più emozionante e vero io possa fare…
Mattia Lattanzi
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