Toscana, della provincia di Firenze, proiettata nel panorama televisivo nazionale. Come è nata in lei la vena artistica ?
E’ nata casualmente, senza volerlo o desiderarlo in modo ossessivo. Ho partecipato nel 1981 ad un concorso indetto da Gianni Ravera per affiancare Claudio Cecchetto nel festival di Sanremo 1982 e grazie al voto del pubblico attraverso “Domenica in” con Pippo Baudo ho vinto! E da li è iniziato tutto.
Lei dal pubblico, e non solo femminile, è considerata come la vicina di casa; secondo lei perché ?
Perché sono sempre me stessa, ho cercato di non essere mai artefatta nel bene e nel male, quindi credo che il pubblico mi voglia bene per questo, inoltre il pubblico femminile, molto più attento, mi ha sempre considerata una vera amica e non una “donna rivale”, proprio perché mi pongo nei loro confronti nel mondo più vero e sincero, e anche perché non ho mai fatto e non faccio la “star”!
In un mondo televisivo dove ormai l’arroganza, l’aggressività, la volgarità sono all’ordine del giorno, lei è una delle poche professioniste ad essere una vera signora. Che consigli può dare ai suoi colleghi ?
Non ho mai amato la maleducazione e la volgarità gratuita nella vita, figuriamoci in televisione! Dal mezzo televisivo si dovrebbe imparare qualcosa e non il contrario! Il consiglio è semplice: se rispetti gli altri con educazione e gentilezza, se sai cosa vuol dire rispettare la libertà altrui e non imporre a tutti i costi il tuo modo di essere, è semplice essere gentile, educata e non volgare, ma se non sei così, forse è meglio non fare televisione! Imporre qualsiasi cosa, approfittando di un mezzo importante come la televisione è deleterio e diseducativo.
Cosa si augura per il futuro, e non solo professionalmente ?
Sono molto felice e soddisfatta di quello che ho fatto fino ad oggi, tornassi indietro rifarei tutto allo stesso modo, Per il futuro spero di continuare ad avere l’affetto e la considerazione del pubblico, che mi ha sempre seguito fino ad oggi, e se nel mondo televisivo ci fosse ancora un po’ di spazio per l’educazione, la semplicità ed il sorriso, spero di continuare ad esserci. E poi vorrei continuare anche con il teatro perché è una prova ineguagliabile per una persona come ve che vuole continuare a crescere ed imparare! Quest’anno sono anche coproduttrice della commedia che andiamo a riprendere in scena al Teatro Verga di Milano ad ottobre, sempre insieme ad Enrico Beruschi.
Come si è trovata a lavorare in teatro con Enrico Beruschi ?
Divinamente!!! E’ splendido come uomo, come attore, come maestro! E’ gentile, umano, paziente e non ha paura d’insegnare i segreti del mestiere. Gli voglio molto bene! Devo proprio a lui la mia prima esperienza teatrale ben sei anni fa. E grazie a questo ho continuato con piecs belle e di successo al fianco di altri grandi come Ric e Gian. Il mio sogno: lavorare con tutti loro, magari producendo io stesso la commedia!!
Mattia Lattanzi
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