Una giovane donna che incontra l'uomo della sua vita, lo sposa, decide di avere figli. Come ha vissuto tutta questa passione di sentimenti ed emozioni senza dimenticare di essere un artista?
Non ho mai dimenticato di essere fortunata, ho cercato di meritare questa fortuna, sono innamorata dopo 15 anni dell'uomo con cui ho scelto di dividere tutte le mie grandi passioni: i nostri figli e il teatro. non potrei immaginare di meglio. spesso ho paura che sia troppo, troppa fortuna, e mi spavento.
Dal debutto è passato un po' di tempo. Come ricorda quei giorni e soprattutto come giudica la sua attività professionale fino ad oggi ?
“Non ci resta che piangere” è stato il mio primo film e mi sono divertita davvero tanto! non ho mai fatto un bilancio della mio lavoro, l'ho sempre vissuto insieme alla vita, non riuscirei mai ad essere obbiettiva, però sono contenta di quello che sto facendo, e mi basta.
Come, quando e perché ha deciso di darsi alla regia ?
Nella vita io non ho mai deciso molto, almeno mi sembra. ho sempre preso delle occasioni; come per il mio primo film da attrice, così la prima esperienza di regia, un corto che avevo nel cassetto da 10 anni, così il documentario in africa, che Action Aid mi ha proposto, e io cerco di scegliere la mia strada mentre la percorro, non provo neanche più a fare programmi, so che non è il mio destino!
Cosa si aspetta dal futuro per lei, suo marito, i suoi figli, e anche per i suoi genitori?
La salute !!!
Mattia Lattanzi
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