Come è nato in lei il sacro fuoco dell’arte ?
Diciamo che non esiste un perché o un come, è un fuoco che brucia dentro, e prima o poi, se lo si ascolta con il cuore, non ci si può non risvegliare perché è parte integrante di te, forse quella migliore. Diciamo che probabilmente io e lui siam nati e cresciuti insieme. E’ nato quando ho capito che mi dava una gioia immensa e non potevo farne a meno.
Come ha affrontato la sua preparazione artistica ?
Ho studiato e non finirò mai di farlo. L'arte dell'attore è infinita, si impara dalla vita...non si smette mai di apprendere ed imparare. Si devono conoscere le tecniche, ci si deve allenare continuamente. Il talento da solo non basta, è da curare, è un'esperienza che dura tutta la vita, se decidi di intraprendere questo tipo di cammino. Ma è anche sacra: questo mestiere è magico e unico, perché è fatto della materia dei sogni e poterlo fare è un onore e una fortuna, difficile, stancante ma ne vale la pena!
Come si è preparata al personaggio del musical ?
Ho studiato i cartoni. Ho immaginato un animale che mi ricordasse la mia Velma e l’ho studiato per darle un tipo di camminata e un tipo di postura che la richiamasse. Le ho scritto una storia: devi avere un passato anche se sei un cartone animato. Ogni personaggio è diverso e speciale e ci vuole un attenta analisi approfondita prima di portarlo in scena.
Progetti futuri ?
Tanti sogni che sicuramente calzeranno alla grande con la forma della realtà perciò vi terrò aggiornati.
Mattia Lattanzi
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