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LE INTERVISTE

di

Mattia Lattanzi

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AL SINDACO

DI

VILLA BASILICA

GIORDANO BALLINI

Signor Sindaco, come nasce il Festival Nazionale del Cinema, Teatro, Televisione di Villa Basilica ?

Quando come attuale amministrazione, quattro anni fa, ci siamo insediati abbiamo, diciamo cosi, ricevuto in “eredita” dalla precedente Giunta il Festival, che però si occupava solo di Cinema, principalmente nel suo aspetto semiprofessionale e amatoriale, con una puntatina, attraverso il premio ai grandi Maestri del Cinema, a quello professionale, ovvero i grandi registi. Subito ci siamo accorti che era giunto il momento di cambiare. Cosi l’anno dopo, quando eravamo fortemente convinti della nostra decisione abbiamo preso i primi contatti ufficiali con il giornalista e critico cinematografico Franco Mariani, che da due anni faceva già parte della giuria del Festival, al quale abbiamo chiesto di riformarlo.

In che cosa è consistita questa riforma ?

La cosa che ci ha subito stimolato del progetto di Franco Mariani era quello di allargare il Festival al teatro e alla televisione, puntando su una rassegna, nei tre giorni classici su cui si articola la manifestazione, che ricordo ha una sua risonanza e valenza nazionale, che spaziasse ad ampio raggio sul “vero” cinema, sul teatro, sulla televisione, tenendo presente che le prime due arti non hanno nel nostro territorio comunale uno spazio, mentre l’altra arte è ampiamente presente nelle case di tutte le nostre famiglie. Una “contraddizione” che ci ha stimolato ad investire.

In che senso “investire” ?

Su due fronti, quello culturale e quello finanziario. Il primo, a nostro avviso il più importante, anche se con risultati tangibili solo a lungo termine, quello culturale, ospitando artisti di ogni calibro e spessore, e non cito in questa occasione nessun nome, non perché rischio di dimenticare qualcuno o per diplomazia, ma perché tutti gli artisti, e sono molti,  che abbiamo in questi anni premiato non hanno ricevuto da Villa Basilica, anzi siamo noi di Villa Basilica che abbiamo ricevuto da loro. Grazie alla loro presenza, alle loro dichiarazioni, e in qualche caso anche esibizione, abbiamo imparato ad apprezzare ancora di più il lavoro degli artisti dello spettacolo italiano. Inoltre abbiamo cosi portato il nome di Villa Basilica in tutta Italia. Per farmi capire meglio le dico solo quello che è successo con il premio ad Athina Cenci. Come certamente saprà Athina Cenci è stata qualche anno fa colpita da un ictus che ancora la tiene lontana dall’affetto del pubblico italiano. E’ successo, come spesso accade quando una artista non è più sul grande e piccolo schermo, che ci si dimentica di lui, credendolo morto. Proprio perché Athina Cenci non è morta, anzi, sta combattendo alla grande, abbiamo voluto dargli questo premio, ben sapendo che ovviamente non sarebbe venuta a ritirarlo direttamente e in questo abbiamo derogato alle norme che regolano il premio, in quanto su questo siamo severissimi, soprattutto il Segretario del Premio, se un artista non assicura in prima persona la sua presenza, il premio non viene assegnato. Ma per Athina abbiamo derogato. Ebbene la notizia del premio, la motivazione dello stesso, è stata data per primo dal più importante settimanale italiano, “Tv Sorrisi e Canzoni” e ripresa poi dai più importanti siti web d’informazione e dai principali quotidiani. Questo ci ha fatto enorme piacere soprattutto perché ci ha permesso di rendere il giusto onore ad una grande attrice prima della sua scomparsa. Come sa bene invece succede sempre l’opposto, ovvero dopo la morte dell’artista ci si ricorda di lui.

E l’investimento finanziario ?

Qui il discorso è si semplice, ma altamente importante in quanto siamo un piccolo Comune e le nostre finanze non sono certo quelle di un medio o grande Comune, e quindi dobbiamo essere, come Amministratori, molto oculati. Investiamo sicuramente molto, ma non troppo, e tutte le spese sono esclusivamente destinate a coprire le spese vive legate all’accoglienza degli artisti, all’allestimento delle tre serate. Spendiamo, perché oggi giorno, anche nella vita quotidiana, qualunque cosa si faccia occorrono  diversi euri, ma quello che abbiamo come ritorno è certamente superiore a quello che investiamo.

E’ vero, come si dice nell’ambiente, che molte attrici vengono per avere l’occasione di conoscerla personalmente, perché si è sparsa la voce che il Sindaco di Villa Basilica è un bell’uomo ?

(ride…) Guardi questa è una “diceria”, benevole, ma pur sempre una diceria. Certo sono relativamente giovane e non mi reputo di certo un brutto uomo, però credo che tutto sia nato da una battuta, circa quattro o cinque anni fa, durante l’esibizione dell’attrice Katia Beni (“Carabinieri” ndr) che mi ha preso in giro tutta la sera per “la mia bellezza”, cercando di convincermi a passare il resto della serata in sua compagnia. Ringrazio per questo la Signora Beni, sicuramente una donna affascinante e di talento,  ma allora, come oggi, sono felicemente sposato.

Cosa c’è dietro il progetto culturale del vostro Festival ?

Guardi, senza retorica o condannare chi lo fa, o chi ci ha preceduti, come nel nostro caso, per il Festival abbiamo voluto dire basta con spettacoli d’intrattenimento di bassa qualità, tipo sfilate di moda, di miss, modelle, e altro, cercando di puntare alla qualità e alla cultura. Su questo ci siamo trovati subito in sintonia con Mariani il quale, rispondendo al nostro invito, la prima cosa che ci ha detto è stata proprio questa. Tenendo presente che il nostro Festival è un festival “aperto”, ovvero senza schemi precostituiti, ogni anno organizziamo le tre serate in modo diverso a seconda delle nostre esigenze culturali, fermo restando che la terza serata, la più importante è sempre caratterizzata dal Gran Galà, dove premiamo gli artisti, ma anche il prima e il dopo rientrano in quella flessibilità di cui parlavo prima. Mi spiego meglio. Nel 2007 ricorreva il 50° Anniversario dello Zecchino d’Oro, la più importante rassegna internazionale di canzoni per l’infanzia, e l’edizione di quel festival, la nona, è stata caratterizzata da questo evento. Abbiamo avuto i protagonisti dello Zecchino, il grande ideatore, ex mago Zurlì, Cino Tortorella, la direttrice del Piccolo Coro “Mariele Ventre”, Sabrina Simoni, la sorella della indimenticabile Mariele Ventre, una delle sue collaboratrici, Liliana Caroli, uno dei principali autori di canzoni, Franco Fasano, Walter Brugiolo alias Popoff, e soprattutto, qui devo dire veramente grazie a Mariani, che gli ha rintracciati tutti, uno ad uno, gli oltre 40 bambini toscani che hanno partecipato in questi 50 anni alle varie edizioni, compresi gli unici due toscani che hanno vinto lo Zecchino d’Oro nel 1966 e nel 1989.  Mariani, vero storico dello Zecchino, ha anche allestito una eccezionale mostra fotografica e un video con gli spezzoni di 50 anni di zecchino d’oro, mostra che abbiamo inaugurato nel Parco di Villa Garzoni a Collodi, grazie alla collaborazione con la Fondazione Pinocchio e il Comune di Pescia, e poi portata anche a Firenze dove è stata visitata da oltre 10.000 persone, molte provenienti anche da fuori regione, e il tutto in meno di una settimana.  E’ stata una serata indimenticabile che ha ricevuto i complimenti pubblici dello stesso Tortorella, mentre per la serata del Galà di quell’anno lo stesso Presidente della Provincia di Lucca ci ha fatto i complimenti dicendoci che siamo stati meglio del Festival di Taormina a cui qualche giorno prima aveva preso parte.  In questo Mariani è un grande vulcano d’idee, complice anche il suo grande archivio personale  di film, trasmissioni tv e tanto altro materiale televisivo e non. Ogni anno, da questo punto di vista riesce a trovare cose interessanti. In occasione del primo decennale abbiamo puntato sulla Tv dei ragazzi degli anni 70, in particolare “I ragazzi di padre Tobia” e “Le avventure di Ciuffettino”. Ebbene siamo sommersi di e-mail e telefonate, provenienti da tutta Italia ,che ci chiedono di avere l’opportunità di poter assistere anche loro a queste videoproiezioni che noi, oltre a tenere a Villa Basilica nei giorni del Festival, proietteremo anche a Firenze nella studio A della sede Rai di Firenze, grazie alla collaborazione del nuovo direttore, il dottor Umberto Florean, che ringrazio di cuore per la sua ampia disponibilità.

E’ vero che del successo delle vostre manifestazioni per il 50°  Zecchino d’Oro siete rimasti sorpresi, e che non vi aspettavate questo grande successo ?

E’ vero, ma devo dire che Mariani ci aveva dato delle grandi assicurazioni per un successo che sarebbe venuto. Non a caso sullo Zecchino d’Oro ci sono dei preconcetti infondati nella realtà delle cose. I giornali nazionali hanno dato ampio risalto alle nostre celebrazioni. E poi non dimentichiamoci, certamente è stata una fortuita coincidenza, ma Mariani mi assicura di no, che dopo di noi si è mosso addirittura l’UNESCO che ha dichiarato, per la prima volta, una trasmissione, appunto lo Zecchino d’Oro, patrimonio universale dell’umanità. Se abbiamo contribuito anche in piccolissima parte ne siamo veramente fieri. Di certo è stata una serata unica ed indimenticabile per tutti coloro che vi hanno partecipato.

E poi avete riportato bene alla Toscana ?

Si, anche di questo siamo “orgogliosi” se abbiamo “potuto” contribuire, direttamente o indirettamente, a riportare la Toscana allo Zecchino d’Oro. La nostra regione mancava da oltre cinque anni, e anche proprio durante la serata a Villa Basilica lo stesso Cino Tortorella aveva, tra i bambini del Piccolo Coro Melograno diretti da Laura Bartoli, individuato qualche possibile concorrente. Teniamo presente che il bambino toscano, Matteo Guazzini, uno dei premiati della decima edizione del nostro Festival, assieme al suo collega Matteo Lucchesi, ha vinto lo Zecchino d’Argento come miglior canzone italiana e durante la sua prima esibizione c’è stato il massimo di picco, ovvero di ascolto, registrato dall’auditel.

Sindaco, ma cosa si prova a conoscere dal vivo e passare alcune ore assieme a personaggi come Barbara Bouchet, Gianna Giachetti, Sylvie Lubamba, Veronica Pivetti, Fioretta Mari, Giuliano Montaldo, Alberto Negrin, Alberto Sironi, solo per citarne alcuni ?

Da questo punto di vista mi ritengo un Sindaco fortunato. Se penso che a volte i Sindaci di grandi città non hanno questi incontri, noi che siamo un piccolo comune, abbiamo, grazie agli investimenti di cui parlavo all’inizio, questa grande opportunità. Una scelta politico-culturale che serve, a me per primo, e poi a tutta la comunità di Villa Basilica a crescere. Perché solo dall’incontro con altre persone si può crescere spiritualmente e culturalmente. Poi fino ad oggi ho avuto la fortuna di trovare tutte persone alla mano le quali, nonostante il successo che hanno, non tengono nessun tipo di distacco con il pubblico, anzi rispondono a tutte le loro domande con molta semplicità e cordialità. Certo poi ci sono anche delle attrici che hanno un fascino in più al quale nessun uomo, e io per primo, non può non rimanere indifferente.

Mi sembra di capire quindi che la scelta dei premiati è una scelta molto oculata ?

Si, è vero. Il Segretario del Festival, Franco Mariani, lavora per questo tutto l’anno, non solo per curare in ogni minimo particolare il festival ma anche per tenere i rapporti ed organizzare al meglio la permanenza di tutti i premiati a Villa Basilica. Nell’arco di poche ore Mariani deve ogni anno, nella giornata di sabato, gestire l’arrivo e l’accoglienza, di circa 100 persone, perché spesso non ci sono solo i premiati ma anche le loro famiglie o assistenti personali, senza poi parlare delle autorità che partecipano al Gran Galà, un altro centinaio. Comunque le nomination vengono presentate dal Segretario il quale incontra direttamente gli artisti, gli intervista, partecipa alle loro rappresentazioni teatrali, o alle antiprime dei loro film, cercando d’individuare la “scintilla” particolare che può portare alla loro segnalazione alla commissione, commissione che ogni anno cambia, e che vede al suo interno esponenti del mondo culturale della nostra regione, che sono tenuti al massimo segreto, oltre ai membri della Giunta comunale. La commissione sente le varie relazioni di Mariani e poi decide. Un discorso a parte sono poi le menzioni speciali, attribuite direttamente dal Segretario, con l’avvallo del Sindaco, che molto spesso non sono, a mio avviso, per niente, minori rispetto ai premiati principali. Con nomi di prestigio. Per tutti è però indispensabile che assicurino la loro presenza. Tengo anche a precisare che non paghiamo a nessuno nessun gettone di presenza, quindi chi viene a ritirare il premio “Giulia Ammannati” di Villa Basilica lo fa proprio per l’importanza del premio stesso. Poi in occasione del decennale abbiamo moltiplicato il numero dei premiati, quasi triplicandolo per ogni categoria.

Perché premio “Giulia Ammannati” ?

Non poteva che essere cosi. Giulia Ammannati è una delle nostre più illustri concittadine, come la mamma di Carlo Lorenzini, l’autore di Pinocchio. Non dimentichiamoci che quando Collodi scrive Pinocchio la frazione di Collodi era ancora nel nostro Comune, poi è passata a Pescia, ma tra i concittadini illustri abbiamo anche il Cardinale Iacopo Ammannati, Segretario di Papa Pio II e successivamente di Papa Paolo II e Papa Sisto IV. E potrei citarne altri ancora. Chi lo desidera può comunque consultare le note storiche sul sito internet del Comune o del Festival.  A Mariani è sembrato quasi naturale dedicare il premio del Festival Nazionale del Cinema, Teatro, Televisione di Villa Basilica, alla madre di Galileo Galilei, ovvero per riconoscere l’ingegno umano nel mondo delle arti. 

Sindaco in conclusione come vede il Festival ?

Guardi quest’anno dopo il Festival abbiamo ricevuto un pesante attacco dal corrispondente locale del quotidiano “La Nazione”, che nelle pagine locali ha riferito cose non vere, puntualmente poi ribattute dal nostro Segretario il giorno dopo sempre sul quotidiano “La Nazione”. E’ in questa occasione che ho capito che il Festival avrà vita lunga, anche se questo poi dipenderà da chi governerà di volta il volta il Comune, ma al di là del colore e programma politico chiunque si candidi alla poltrona di Sindaco di Villa Basilica non potrà pensare di affossare il Festival. Il Festival è Nazionale e farlo scomparire vuol dire far scomparire la cultura dal nostro Comune e il contributo che Villa Basilica, piccola ma forte e prosperosa comunità, può dare al Cinema, al Teatro e alla Televisione italiana. Il nostro Festival, anche se si tiene in un piccolo comune, in una piccola piazza, è un grande Festival, di risonanza nazionale. Lo abbiamo ampiamente dimostrato in questi anni, e soprattutto in occasione del decennale. Per questo ringrazio in particolare il nostro Segretario Franco Mariani, i suoi più stretti collaboratori, l’Associazione Firenze Promuove, tutti gli Enti che ci sostengono, Ministero, Regione, Provincia, Banche, e tutti coloro che nel nostro Comune, e fuori, collaborano stabilmente, o hanno collaborato, alla realizzazione materiale del Festival. Grazie a loro oggi il Festival è quello che è. Nazionale.

Grazie Sindaco Ballini per questa intervista e per la sua disponibilità.

Grazie a voi e a chi avuto la cortesia e la curiosità di leggerci. Vi aspettiamo tutti a Villa Basilica durante tutto l’anno, e ovviamente a luglio in occasione dei tre giorni del Festival.

Mattia Lattanzi

 

     


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