Com’è lavorare e girare per l’Italia con le altre sorelle?
TURBINA (OLIVIERI NICOLA) Girare l’Italia, conoscere le realtà teatrali del nostro paese è una delle cose belle del nostro lavoro di attori! Le mie sorelle sono delle lavoratrici instancabili, ogni prova, ogni spettacolo è un’occasione in più per migliorarci, non solo dal punto di vista artistico, ma anche soprattutto da quello umano. Per me essere attore non è solo un lavoro ma un percorso di vita “speciale”.
MERCURIA (ALLIONE ANDREA) Mi è già capitato varie volte di lavorare per lunghi periodi assieme alle stesse persone. Non è sempre facile trovarsi bene. Fortunatamente ci riteniamo fortunati in questo senso anche professionalmente. Ognuno ha una caratteristica diversa ed insieme ci completiamo. Devo dire che anche se non siamo “vere sorelle” stimo molto Marco e Nicola e voglio loro molto bene.
SCINTILLA(LUGLI MARCO) Banale dirlo, forse è stato ripetuto miliardi di volte, ma questa è davvero il mestiere più bello del mondo. Si conoscono e riscoprono posti meravigliosi. Si ha il privilegio di condividere col pubblico sensazioni e pareri, emozioni in crescendo. Ma c’è un’alchimia rara che rende tutto questo ancor più importante e speciale. Sapere che stai condividendo tutto questo con persone che prima di tutto ti sono davvero amiche, rende esponenziale il piacere. Per me, lavorare con Andrea (Mercuria) e Nicola (Turbina) è un onore. Lo stimolo, la complicità, la sincera amicizia che ci lega, da quel qualcosa in più al nostro progetto, e credo anche il pubblico lo percepisca. Abbiamo basato tutto su onestà e risate: viene prima l’amicizia che ci lega ed è con quella che andiamo in scena.
Quando le è stato presentato il progetto, cosa ha pensato, quale è stata la sua reazione?
SCINTILLA (LUGLI MARCO) La prima cosa che ho pensato era inerente alla sfida da intraprendere con me stesso: il canto corale armonizzato. La mia abitudine era tipicamente solista, e la sfida era stimolante. Buttarmi in questa avventura mi ha esaltato, ed anche se avevo molta “paura” ho potuto contare sull’aiuto delle mie “sorelle”.
MERCURIA (ALLIONE ANDREA)
Son subito stato entusiasta della proposta. Amo molto il canto melodico e romantico e le canzoni stile Disney. Secondo me molti dei nostri pezzi, e quindi quelli del repertorio anni 30-40 si avvicinano molto a quel genere, e per noi che viviamo nel 2009, rimandano ad atmosfere un po’ da film o da favola. E poi la sfida del canto armonizzato e in falsetto, lo ha reso irresistibile! Per il fatto di dover vestire i panni femminili… Credo che qualunque attore vorrebbe accettare questa sfida.
TURBINA (OLIVIERI NICOLA) Strano, difficile. Ho accettato perché a me piacciono le sfide, e questo basta. Il risultato e il successo di pubblico è stato una vera sorpresa credo per tutta la squadra. Il coraggio alla fine premia sempre in questo mestiere, come anche un pizzico di follia.
Un successo nato piano piano, dalle apparizioni televisive allo spettacolo in teatro, riscuotendo successo, con questo revival musicale degli anni 30 e 40, sia dalle vecchie che dalle nuove generazioni; qual è la sua considerazione su questo affetto del pubblico?
TURBINA (OLIVIERI NICOLA)
La qualità… attira.
SCINTILLA (LUGLI MARCO) Il pubblico è quello che decide tutto. Posso dire poco o niente, se non un grazie con tutto il mio cuore per sempre.
MERCURIA (ALLIONE ANDREA)
La cosa che più mi rende felice sono gli occhi lucidi e pieni di commozione delle persone che hanno realmente sentito suonare quei brani attraverso i primi apparecchi radio. Ma la sorpresa arriva quando ci accorgiamo che ci sono dei gruppi di appassionati, anche più giovani di noi, che amano addirittura venire ai nostri concerti in abbigliamento anni 40. O i bambini che muovono la testa al ritmo di “Tuli – Tulipan”. Non c’è nulla da fare! Fortunatamente stiamo riscoprendo un repertorio di musica che purtroppo si era un po’ dimenticato, ma che fa parte della storia e della nostra cultura.
Mattia Lattanzi
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