Il successo arriva con la trasmissione cult di Canale 5 “Grand Hotel”, grazie al famoso sketch della mamma. Andrea, agghindato da donna con tanto di ferri da maglia, racconta le sue disavventure casalinghe col marito e con Gigi, il figlio scapestrato e fannullone, intercalando con l'arcinoto "Come t'ho fatto ti disfo!".

La coppia Gigi e Andrea, come il pubblico li conosce e li chiama affettuosamente, vive momenti di successo, anche nelle sale cinematografiche dove escono alcuni loro film, ovviamente fino a quando non decidono di separarsi.

Andrea Roncato ha continuato poi la sua carriera artistica da solo interpretando, con la sua comicità esilarante, “Se tutto va bene siamo rovinati”, “I pompieri”, “Vacanze di Natale” e la serie televisiva “Don Tonino”.

Dopo il grande successo personale e artistico, ottenuto con la “Domenica in” di Mara Venier, l'attore bolognese si sposa e si separa poco tempo dopo da Stefania Orlando. 

Debutta in televisione alla Rai con “Io e la befana” nel 1977, con i mostri sacri del piccolo schermo: Raimondo Vianello e Sandra Mondaini.

Poi è la volta di Loretta Goggi nel 1984 in “Hello Goggi”.

Su Canale 5 Roncato ottiene un grande successo popolare per tre anni consecutivi, dal 1984, grazie alle gag presentate a “Premiatissima”, lo show con Dorelli e Ornella Muti.

Al cinema Gigi e Andrea approdano grazie a Flavio Mogherini che li lancia con “I Camionisti”, ma è grazie a Sergio Martino, regista di “Acapulco, prima spiaggia? A sinistra”, “L'allenatore nel pallone” e “Mezzo destro mezzo sinistro” che si impongono definitivamente all'attenzione del pubblico amante della cosiddetta commedia all'italiana.

Dopo il divorzio artistico Andrea continuerà ad apparire in film e film tv.

E' il periodo di “Rimini Rimini”, “Anni 90”, “Anni 90 parte II”, de “Gli inaffidabili”, della serie tv “I Misteri” di “Cascina Vianello”, di “Carabinieri”, e di “Simpatici & antipatici” di Christian De Sica.

Nella fiction Mediaset “Carabinieri”, in cui approda già dalla prima serie, indossa i panni dell'appuntato Costante Romanò.